Rimbalzano i noli container all’inizio del 2023
Fonte: trasportoeuropa.it
Dopo 43 settimane consecutive di diminuzione, anche consistente, i noli del trasporto marittimo di container tra Cina ed Europa mostrano un lieve aumento nella prima settimana del 2023. Il Drewry World Container Index mostra che la tariffa media spot tra Shanghai e Rotterdam è cresciuta in una settimana del dieci percento, raggiungendo 1874 dollari per container da 40 piedi, mentre quella tra Shanghai e Genova è salita del 2%, toccando i 2926 dollari. Comunque, i valori restano ben sotto quelli della prima settimana del 2022, dell’86% nel primo caso e del 77% nel secondo.
Questo andamento porta l’indice composito – ossia quello che comprende tutte le rotte rilevate dal Drewry World Container Index – a un incremento settimanale dello 0,7%. Restano ancora in rosso le altre rotte, tra cui la Shanghai-Los Angeles (-1%), la Shanghai-New York (-3%) e la Rotterdam-New York (-6%). Per le prossime settimane, Drewry prevede comunque lievi riduzioni.
Un’altra importante società di rilevazione, Xeneta, mostra un quadro più articolato, sempre al 5 gennaio. Dall’analisi dell’andamento relativo all’intero 2022, emerge un forte squilibrio tra i noli spot e quelli dei contratti a lungo termine. I primi sono crollati dal 1° gennaio al 31 dicembre, in misura maggiore sulle rotte più trafficate, tra cui spicca quella tra Asia ed Europa. Per esempio, tra Estremo Oriente ed Europa del Nord i noli spot sono passati da 14.439 dollari per container da 40 piedi alla fine del 2021 a 2289 dollari al 31 dicembre 2022, pari a un calo dell’84%.
Considerando le tariffe contrattuali, alla fine del 2021 erano inferiori di 4300 dollari rispetto alle spot e hanno affrontato meglio il crollo dei noli, al punto che quello medio alla fine del 2022 era di 4450 dollari per container. Considerando i soli noli contrattuali tra Asia e Nord Europa si rileva una discesa del 19%, mentre quelli verso gli Stati Uniti sono addirittura aumentati dello 0,3% per la costa occidentale e dell’8,1% per quella orientale.
Gli analisti di Xeneta sottolineano che questa resistenza dei noli contrattuali deriva anche dalla diversa stagionalità delle contrattazioni sulle principali rotte e che potrebbero avvenire forti cali quando nel 2023 entreranno in vigore nuovi contratti a lungo termine. Quindi, in questo caso, staremmo assistendo alla calma prima delle tempesta. E qualche compagnia si prepara contrastando i contratti a lungo termine, a favore di trattative spot.
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